Il mio gatto distrugge le piante e il giardino: perché e come porvi rimedio in modo duraturo?
SOMMARIO :
- Perché il gatto se la prende con le piante del giardino?
- Quali danni può causare un gatto in giardino?
- Perché non bisogna mai punire un gatto che distrugge le piante
- Come impedire al gatto di rovinare le piante in giardino: 7 strategie efficaci

Con l’arrivo della bella stagione, molti proprietari di gatti scoprono con frustrazione i danni nel giardino: piante graffiate, semine sradicate o vasi usati come lettiera. Anche se si tratta di comportamenti naturali, possono diventare un vero problema. Come evitare che il gatto rovini le piante senza stressarlo?
Francodex ti aiuta a comprendere le sue esigenze e a trovare soluzioni efficaci per convivere serenamente… anche in giardino!
Perché il gatto se la prende con le piante del giardino?
Vedere il proprio gatto scavare, sradicare piantine o ribaltare i vasi può essere frustrante. Tuttavia, questo comportamento non è mai dettato da cattiveria.
Per capire come impedirgli di andare nelle tue piante, è fondamentale comprendere le motivazioni del suo comportamento.
Il gatto domestico conserva molti tratti del gatto selvatico: è territoriale, curioso e molto sensibile agli stimoli.
Odori, texture, piccoli animali e angoli ombreggiati rendono il giardino un irresistibile terreno di esplorazione.
A volte, anche la noia o la mancanza di stimoli lo spingono a “occuparsi” delle tue piante.
🌿 Interno o esterno, stessa dinamica: in casa o in giardino, le ragioni sono simili… ma all’aperto ci sono molte più tentazioni!
Per limitare i danni, offrigli alternative coerenti con i suoi bisogni e senza privarlo della possibilità di esplorare.
Quali danni può causare un gatto in giardino?
Anche se può sembrare discreto e furtivo, il gatto è in grado di fare più danni di quanto si immagini:
Ecco i principali danni che puoi osservare:
- Scava o sradica le piante per marcare il territorio, rinfrescarsi o fare i bisogni, può sradicare le piantine o danneggiare le aiuole appena sistemate;
- Usa il giardino come lettiera, scegliendo le zone più accessibili (vasi, orto, fioriere);
- Morde o ingerisce vegetali per curiosità o per purgarsi;
- Si affila le unghie su tronchi, recinzioni o strutture di legno per marcare il territorio;
- Può disturbare la biodiversità, cacciando uccelli, lucertole, insetti o roditori.
E nel frattempo, durante l’esplorazione del territorio, può rompere steli, rovesciare vasi o camminare su zone seminate.
Perché non bisogna mai punire un gatto che distrugge le piante
Arrabbiarsi è comprensibile, ma punire il gatto è un errore frequente, controproducente e talvolta dannoso al rapporto umano-animale.
Per capire come impedirgli di andare nelle piante, bisogna sapere come comunicare in modo efficace.
Un gatto non comprende la punizione, perché raramente viene colto sul fatto.
Rimproverarlo dopo l’evento crea solo incomprensione o paura, senza modificare il comportamento. Il gatto lo percepisce semplicemente come un cambiamento nel tuo atteggiamento, senza comprenderne la causa.
Inoltre, un gatto stressato può diventare ancora più distruttivo.
Come impedire al gatto di rovinare le piante in giardino: 7 strategie efficaci
Evitare che il gatto rovini le piante non significa “fare la guerra”, ma adattare l’ambiente ai suoi istinti naturali.
Crea una zona verde a lui dedicata
I gatti amano le piante. Quindi, invece di vietarle del tutto, offrigli un angolo tutto suo con piante sicure e non tossiche, che possa esplorare liberamente:
- erba gatta (catnip);
- valeriana;
- Alcune specie di papiro.
Puoi rendere lo spazio ancora più attraente con uno spray all’erba gatta, che stimola il gioco e il desiderio di rotolarsi o sfregarsi.
Usa un repellente olfattivo delicato
I gatti detestano certi odori come agrumi o aceto.
Tuttavia, l’utilizzo di repellenti fai da te possono irritare le loro mucose o danneggiare le piante. ma i rimedi “fai da te” possono irritare le mucose o rovinare le piante.
Meglio usare un repellente specifico per gatti, come il nostro repellente per gatti, formulato con sostanze aromatiche non aggressive. Applica il prodotto sui bordi dei vasi, lungo i percorsi abituali o vicino alle aiuole più colpite.
Consiglio per giardini ampi: per aree difficili da controllare, scegli un repellente in gel a lunga durata, resistente alla pioggia e perfetto come barriera olfattiva nelle zone critiche.
Sfrutta materiali e texture sgradite
I gatti evitano istintivamente le superfici scomode sotto le zampe:
- ghiaia spigolosa,
- trucioli di legno,
- ciottoli decorativi,
- griglie in plastica tipo “stop-gatto”.
Coprite temporaneamente il terreno intorno alle piantine con questi materiali. Questo renderà l'area meno accessibile. Inoltre, sono molto decorativi.
Reindirizza il bisogno di graffiare
Se il tuo gatto usa tronchi o recinzioni come tiragraffi, offrigli alternative accettabili nelle vicinanze, come un palo in sisal, un ceppo o un palo di legno.
Puoi anche applicare uno spray antigraffio sulle superfici che vuoi proteggere: l’odore lo scoraggerà dal ripetere il gesto.
Elimina tracce di urina o marcatura
Se il gatto ha già urinato in alcune zone del giardino, tenderà a tornarci: l’odore funziona come segnale territoriale. Per impedire future recidive è necessario eliminare le tracce di marcatura.
Usa un distruttore enzimatico come Elimina Urina , che neutralizza biologicamente gli odori. Contrariamente alla candeggina, questo il distruttore di odori enzimatico non rafforza l’attrazione del gatto per quel punto.
Stimola il tuo gatto durante il giorno
Un gatto annoiato è un gatto che esplora. Per ridurre i comportamenti indesiderati, arricchisci il suo ambiente:
- metti giochi interattivi all’aperto,
- crea punti panoramici in alto,
- proponi giochi olfattivi o alimentari,
- e gioca con lui ogni giorno!
Un gatto stimolato mentalmente sarà molto meno interessato alle tue piante.
Sii coerente e costante
I gatti amano la routine: per ottenere risultati, servono coerenza e pazienza.
- Rinnova l’applicazione dei prodotti periodicamente, soprattutto dopo la pioggia.
- Premia sempre i comportamenti positivi offrendo ricompense, carezze e più tempo dedicato;
- Adatta le soluzioni in base alle reazioni del tuo gatto.
Un cambiamento stabile richiede tempo, ma tutto è ottenibile con costanza e dolcezza.
Il giardino è pericoloso per il gatto?
Sì, anche il giardino più curato può nascondere dei rischi per il vostro gatto.
Alcune piante ornamentali, come giglio, mughetto e oleandro, sono tossiche se ingerite.
Inoltre, può ferirsi con attrezzi, ingerire prodotti chimici o incontrare animali potenzialmente pericolosi (ricci, serpenti, roditori portatori di parassiti).
Se poi usa la sabbiera o le aiuole come lettiera, può rappresentare un rischio igienico, soprattutto per i bambini.
Assicurati che il tuo giardino sia sicuro e privo di sostanze tossiche, e proteggi sempre il tuo gatto con antiparassitari interni ed esterni.
Non lascio andare il mio gatto sulle piante
FAQ – Come impedire al gatto di andare nelle piante
Qual è l’odore che i gatti detestano di più?
I gatti hanno un olfatto molto sviluppato e reagiscono fortemente a certi odori, in particolare:
- agrumi (limone, arancia);
- aceto bianco;
- lavanda;
- rosmarino;
- citronella;
- eucalipto.
Queste profumazioni possono essere usate in modo mirato per tenerli lontani da alcune zone.
⚠️ Attenzione: gli oli essenziali concentrati sono quasi tutti tossici per i gatti!
Meglio optare per soluzioni naturali e diluite, testandole sempre prima su piccole aree.
Qual è la migliore ricetta per un repellente naturale per gatti?
Una ricetta semplice per un repellente naturale facile da preparare consiste nel mescolare 50% aceto bianco e 50% acqua, aggiungendo scorze di limone o arancia.
Vaporizzalo intorno alle piante (non sulle foglie o radici).
Un’altra alternativa è quella di spargere lavanda secca o bucce di agrumi sul terreno.
L’efficacia varia a seconda del gatto, e il trattamento va rinnovato regolarmente, soprattutto dopo la pioggia.
Questi rimedi naturali sono da utilizzare a complemento di una riorganizzazione dell’ambiente per il vostro gatto.
Article rédigé avec le concours du
Dr Vétérinaire Marie MAROSSERO